Guida ai giochi di ruolo

 

      Gli studenti sono invitati ad assumere i ruoli di difensore del ricorrente (= chi lamenta innanzi ad un "giudice" della pubblicità la non concormità del messaggio al diritto della pubblicità), di difensore del resistente (= l'inserzionista del messaggio contestato) e rispettivamente di giudice. La simulazione consiste in una discussione orale, nella quale il giudice introduce sinteticamente la controversia e cede poi la parola nell'ordine al ricorrente ed al resistente.
      Il ricorrente ha anzitutto il compito di descrivere la pubblicità contestata. Quindi deve anticipare le proprie richieste al giudice: e così precisamente deve indicare quali norme ritiene siano state violate e quale sanzione (inibitoria della prosecuzione della campagna pubblicitaria, pubblicazione della decisione, pubblicazione di un comunicato di rettifica, risarcimento del danno) chiede sia irrogata contro il resistente. Quindi deve esporre le argomentazioni in fatto ed in diritto che intende porre a sostegno di queste domande. Il ricorrente ha a sua disposizione 25 minuti complessivi. Qualora riesca a risparmiare qualche minuto potrà fruirne per replicare al resistente.
      Il resistente ha facoltà di descrivere la pubblicità contestata soltanto quando ritenga l'esposizione del ricorrente non corretta. Diversamente può passare subito ad indicare le richieste che rivolgerà al giudice (nell'ipotesi tipica: l'accertamento della liceità della sua pubblicità ed il rigetto delle domande del ricorrente). A sua volta deve poi esporre le argomentazioni in fatto ed in diritto a sostegno delle domande. Il resistente ha a sua disposizione 25 minuti complessivi. Qualora riesca a risparmiare qualche minuto potrà fruirne per replicare al ricorrente.
      Nella determinazione delle domande e nella preparazione delle loro argomentazioni il ricorrente ed il resistente potranno valersi (e tipicamente si serviranno soprattutto) degli atti di causa loro distribuiti dal docente. Prendendo spunto da questi atti, dalle lezioni del corso, dai libri di testo (e, se hanno tempo e voglia, dalla bibliografia pubblicata nel sito w.w.w.ubertazzi.it per i laureandi) potranno eventualmente presentare nuove e diverse domande e/o elaborare nuove argomentazioni non utilizzate negli atti di causa originali. Nel fare ciò dovranno considerare la natura del giudice che ha conosciuto la controversia originale nonché la natura ed il tenore delle norme che questo giudice ha applicato. Così ad esempio le parti chiamate a discutere una controversia in tema di concorrenza sleale svoltasi innanzi all'autorità giurisdizionale ordinaria non potranno argomentare procedendo dall'art. 9 del codice di autodisciplina pubblicitaria. Né reciprocamente potranno chiedere al Giurì dell'autodisciplina pubblicitaria la condanna del resistente ad un risarcimento del danno, che può essere disposto soltanto dall'autorità giurisdizionale ordinaria.
      Nel corso dell'udienza il giudice dovrà esercitare con rigore il suo potere ordinatorio, facendo specialmente attenzione al rispetto dell'ordine degli interventi e dei tempi a disposizione. Potrà eventualmente concordare con le parti tempi e modalità differenti rispetto a quelli prima indicati: e così ad esempio potrà autorizzare "botte e risposte" continue sui diversi temi della controversia, oppure potrà invitare le parti ad esaurire in unica soluzione tutte le loro argomentazioni. Al termine il giudice dovrà poi comunicare alle parti ed al pubblico la propria decisione. Avrà a sua disposizione 10 minuti, nei quali potrà leggere il dispositivo della pronuncia (= la parte che dichiara lecita o illecita la pubblicità ed eventualmente irroga le sanzioni) e motivarlo oralmente o leggendo un testo scritto. Potrà decidere in piena discrezionalità, discostandosi eventualmente dal contenuto della decisione resa dal giudice che ha conosciuto la controversia originale. Comunicata la decisione il giudice inviterà poi il pubblico a discutere ulteriormente il caso.
      I partecipanti alle esercitazioni che abbiano scritto un elaborato (memorie di parte, sentenze) sono invitati a metterlo a disposizione del docente, che lo valuterà unitamente alla prova resa nella discussione orale. Dell'esito di questa esercitazione il docente terà conto ai fini della determinazione del voto d'esame.
 

 

torna indietro alla  Home page